Anno 2023
I giardini Principessa Jolanda di Capodimonte vennero realizzati tra il 1832 e il 1836 su commissione di Ferdinando I di Borbone sul progetto di Antonio Niccolini. Su progetto di Niccolini sorge una scalinata monumentale con diversi sedili e divisa in più scaglioni, tutt’attorno è circondata da un boschetto composto in parte da alberi anche molto antichi ed all’incirca coetanei dello stesso Niccolini. La scala è arricchita da marmorei vasi canopi egizi, essi si trovano sui pilastri che segnano l’inizio della scalinata, e da ghirlande: su quella di sinistra c’è la dicitura dei giardini, su quella di destra gli stemmi del Comune di Napoli e della casata Savoia. Alla base della gradinata si trova la fontana di Capodimonte, realizzata contemporaneamente alle scale e progettata in modo organico nel nuovo assetto del Tondo. Era stata pensata come una grande vasca per permettere ai cavalli di abbeverarsi prima di salire in direzione della reggia di Capodimonte.
Dopo una prima lavorazione di sfalcio e potature che hanno consentito una messa in sicurezza delle aree del giardino, oltre a ridare il giusto “respiro” paesaggistico a tutte le aree, abbiamo potuto consentire al giardino romantico di tornare ad essere accessibile al pubblico. Nella fase delle lavorazioni descritte in questo video in particolare documentiamo le indagini agronomico/ strumentali effettuate sul Platano monumentale, cardine dello Scalone del parco. Di fatti, successivamente ad eventi meteorologici di natura assolutamente straordinaria che hanno causato la perdita di tre branche dell’alberatura, si sono rese necessarie opere di alleggerimento che nel rispetto della testimonianza storica custodita in tale alberatura, consentirà un giusto riequilibrio della chioma preservando il ruolo di mira architettonica affidata a tale esemplare dal Niccolini.